| SNOW LEOPARD
Mi trovavo al centro di quella che d'estate doveva essere una radura.Nevicava.I fiocchi di neve cadevano candidamente per terra,senza alcun suono.Era notte.La luna era piena e alta nel cielo,e c'era un freddo a dir poco pungente,e il paesaggio era di una tale bellezza da lasciare senza fiato.Avanzai lentamente,guardando la oscura foresta che mi circondava.Gli alberi,resi bianche dalla neve,ogni tanto oscillavano mossi dal vento.L'atmosfera ghiacciata rendeva tutto surreale,come se fosse un sogno.Guardai indietro.Le orme lasciate dai miei passi erano già state quasi del tutto cancellate dalla neve che continuava a cadere.Rumori insoliti provenivano dalla foresta.Non mi mossi più,anche se il freddo mi tormentava.Ero affascinata da quel paesaggio incantevole e misterioso,che allo stesso tempo incuteva paura e timore.Un fiocco di neve mi cadde sulla mano,che diventò ancor più gelida.Da un albero,sotto il peso della neve,cadde un ramo.Il rumore mi fece sobbalzare,e solo dopo qualche secondo mi ripresi dallo spavento.Alzando lo sguardo vidi uno scoiattolo,raro da vedere a quelle altitudini.Correva su e giù per un ramo,quando all'improvviso si bloccò,immobile.Poi si rilassò stette seduto a guardare.Nel frattempo i rumori della foresta si erano fatti più lievi.D'un tratto vidi qualcosa di bianco spuntare da due alberi piuttosto alti.Lo scoiattolo rimase fisso dov'era,e i rumori nella foresta erano ormai così bassi da sentirsi a malapena.Vidi di nuovo quella cosa bianca,con una punta di nero.Pelosa.Mi avvicinai lentamente addentrandomi nella foresta.La neve cadeva copiosamente dal cielo stellato.Continuai ad avanzare,sempre più veloce,cercando quella strana cosa che avevo visto.Mi fermai di colpo.Facevo fatica a respirare,gli occhi sbarrati e il cuore che mi martellava nel petto facendomi male.Incrociai i suoi occhi azzurri di ghiaccio,fissi su di me,senza un minimo di paura.Ero io,più che altro,ad avere paura,un misto di paura e meraviglia.La lunga,spessa e folta coda (probabilmente la cosa che avevo visto spuntare dagli alberi) era immobile in un'elegante posa felina.Il possente corpo flessuoso era anch'esso immobile e bellissimo allo sguardo.Le macchie nere sul resto del pelo bianco e azzurro,color diamante,erano distribuite perfettamente.Gli artigli nelle grosse e impeccabili zampe erano invisibili in quel momento.Il muso era a dir poco incantevole.Le orecchie tondeggianti,le lunghe vibrisse,la bocca che nascondeva di certo zanne incredibilmente potenti.E quegli occhi,quegli occhi azzurri che avevano visto cose che nessun essere umano o animale avrebbe potuto vedere tranne quel felino che aveva davanti agli occhi,un Leopardo delle Nevi.In quel momento il leopardo si girò e si incamminò verso un luogo a me sconosciuto.le impronte delle zampe sulla neve che venivano cancellate poco dopo dalla coda.Io rimasi lì,ferma,senza saqpere cosa fare.Ma quando il felino scomparve,mi slanciai in avanti correndo per ritrovare le seu traccie.Dovevo rivederlo,non importava più nulla ormai.Mentre correvo i rami mi graffiavano le mani,le radici mi facevano imciampare e il cuore batteva a mille.Quando mi fermai davanti ad un ruscello ghiacciato,ansimante per lo sforzo,lo rividi seduto sulla sponda del fiume.Mi avvicinai cercando di fare silenzio per non spaventarlo.Cosa voleva fare lì?Il fiume era ghiacciato...ma in quel momento il felino alzò una zampa sul ruscello,e la appoggiò con decisione e delicatezza sul ghiaccio.Il calore emanato dalla zampa del leopardo fece sciogliere,dopo qualche istante,il giaccio in quel punto.Un'attimo prima che la zampa finisse in acqua lui la ritrasse subito,svelto.Rimase a guardare l'acqua che scorreva,solo in quel buco.Rifece la stessa cosa in un punto vicino alla riva,e in quel momento tutto il ghiaccio che copriva il fiume sprofondò,in una reazione a catena.Il leopardo delle nevi si alzò con calma,e una volta alzato in tutta la sua possenza sulle quattro zampe si mise a bere l'acqua gelata.Stupita dalla sua intelligenza,mi avvicinai col cuore in gola.Lui rimase fermo,senza muovere un muscolo,un po' teso.Gli occhi erano fissi su di me,non si perdevano ogni mio più piccolo movimento.Facevo passi piccoli e appoggiavo lentamente tutto il piede sulla neve.Lui,con la testa ben alta per mostrare la sua potenza,mi guardava leggermente incuriosito: non capiva la mia scrupolosità nel camminare.D'un tratto ripresi a camminare più normalmente,vedentolo tranquillo.Le sue orecchie erano tese e dritte,ed ero certa che sentissero ogni più piccolo rumore della foresta che lo circondava.Ora la distanza che mi separava da lui era di poco meno di un metro,e vedevo le nuvolette che si formavano nell'aria gelata dal suo respiro.Feci un'altro passo,ma lui a quel punto ne fece due in meno.Capii che per il momento non mi potevo avvicinare ulteriormente.Strinsi i pugni sulle mani per riscaldarle.Di colpo mi ricordai che ero in mezzo alla foresta,sola,con un leopardo delle nevi.Da quando avevo cominciato a rincorrerlo il mio senso della ragione era probabilmente scomparso.Stringere il pugno nella mano destra non mi era servito a nulla: subito gli cadde sopra un fiocco di neve.Il felino che mi stava davanti sembrava più tranquillo,e feci il gesto di riavvicinarmi.Lui allo stesso modo simulò uno scatto incompleto,visibilmente una finta come la mia.Allungai una gamba,e lui allungò una zampa.Feci un passo.Silenzio.Dopo qualche secondo che mi sembrò interminabile,si decise a fare un passo avanti.Eravamo vicinissimi,potevo toccarlo spostando appena un braccio.Non osavo movermi.A quel punto mi domandai per quanto tempo saremmo stati lì fermi.Minuti?Ore?Mi aspettavo un suo movimento...d'altronde era lui che aveva fatto cominciare tutto.Ma era più intelligente di quanto pensassi: pareva poter aspettare giorni,ma sicuramente si era accorto che non ero paziente,per nulla.Allungai un braccio,e lui ritirò la testa all'indietro.Ritirai la mano.1,2,3,4,5,6,7,8,9,10...dopo aver contato,riprovai,ma lui fece un passo indietro.Allora con naturalezza allungai la mano,e lui non si mosse,mi permise di toccare il suo manto.Era morbido,in superfice freddo ma più in fondo caldo.Era meraviglioso da toccare,liscio e a dir poco perfetto.La neve cominciò a cadere più forte,il mondo mi parve bianco,e non sentii più il leopardo sotto la mano.Mi spaventai,non potevo averlo perso.Mi vennero le lacrime agli occhi,non dovevo perderlo,lui...io...volevo stargli accanto ancora per un po...ma ormai la neve mi impediva di vedere qualsiasi cosa.Cominciai a correre senza capire dove andavo,ma ad un certo punto andai a sbattere contro qualcosa di soffice.Mi immobilizzai.Ero stesa sulla neve gelida,ma quello era il meno...ero affianco ad un Leopardo delle nevi.Ad un carnivoro pesante,forte e...
Lui si mise nella stessa posa di una sfinge,adagio,e le sue zampe mi toccarono il fianco.Il freddo non aveva nessuna importanza ora.Lui mi guardava negli occhi,quegli azzurri occhi: al solo guardarli sembrava di trovarsi in un altro mondo.Rimanemmo per un tempo indeterminato lì,fermi,lui che guardava me e io che guardavo lui.Eravamo al centro dell'universo.Nulla contava,solo noi due,nella foresta.Piano piano,con delicatezza,il felino che mi stava accanto appoggiò la testa sul mio corpo.Aveva gli occhi chiusi,il suo respiro era normale,e le zampe rilassate,come tutto il resto del Leopardo.Alzai gli occhi sul cielo in parte coperto dagli alberi.Intravedevo uno stella,bellissima e splendente nel cielo.Sarei potuta rimanere lì per sempre...
© Sweet Penny
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